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Taurisano
Le origini di Taurisano si perdono nella notte dei tempi. Alcuni studiosi, come il Rohlfs e il Tasselli, attribuiscono le origini della città al solito centurione romano, Taurus, che avrebbe ottenuto il casale in premio come riconoscimento per il valore dimostrato in battaglia. Quindi, Taurisano starebbe per “abitazione di Taurus”. Secondo Giacomo Arditi, in questo luogo ci sarebbe stata una importante stazione di monta taurina, e allora il toponimo deriverebbe da “tori sani”, cioè “tori ottimi per la riproduzione”. Ma questa interpretazione non convince affatto. Un’altra ricostruzione del nome di Taurisano lo fa derivare dalla nobildonna Adelaide De Tauro, che ripopolò il paese nel XIII secolo. Secondo Jacopo Antonio Ferrari, nella sua “Apologia parodossica”, Taurisano era un feudo che Tancredi donò ai venti cavalieri leccesi per ricompensarli della fedeltà dimostrata al suo avo Roberto, durante la guerra contro Guglielmo il Malo. Questo casale, insieme a quello di Specchia, fu assegnato a Filippo Monteroni, che ne divenne feudatario con il titolo di barone. Ancora, Taurisano potrebbe derivare il suo nome dalla radice indoeuropea taur, che significa “montagna, altura” e che, sia pure in un luogo prevalentemente pianeggiante, troverebbe la sua spiegazione in quei piccoli rilievi rocciosi che affiorano dal suo terreno: questo oronimo del paese sembra la versione più convincente (sostenuta da studiosi come Panarese, Colella e Graziuso) Sullo stemma civico, comunque, è raffigurato un toro, animale che in passato sembrò il più adatto a rinviare al nome del paese. Taurisano è il paese del Palazzo Ducale (secoli XIV-XVIII) , oggi sede del Municipio, e dei tanti furni, pajare e furneddhi. Ma è soprattutto il paese della Madonna della Strada, che si festeggia il 7 e l’8 settembre. Nel 2004, in occasione della festa, vi è stata la solenne proclamazione della Chiesa di Santa Maria della Strada a Santuario. La Chiesa venne edificata intorno alla metà del XIII secolo, su un insediamento basiliano, probabilmente dipendente dall’abbazia di S.Nicola di Casole. L’adiacente menhir, di attestazione neolitica, una volta cristianizzato, venne intitolato a Santa Maria della Strada. La Chiesa, importante esempio di architettura romanica pugliese, presenta una facciata esterna monocuspide, con un ampio rosone dove sono scolpite figure e simboli del Nuovo Testamento (come gli Evangelisti e Cristo Pantocrator), un protiro scolpito con soggetti del Vecchio Testamento (alcuni profeti e re d’Israele), elementi fitomorfi (come tralci di vite, fiori di carciofo, pigne), zoomorfi (leone, toro, aquila, sirena, pellicano, drago, ecc.) ed evangelici (gli Evangelisti, il bassorilievo con la scena dell’Annunciazione, ecc.). Inoltre, la facciata secondaria presenta una meridiana solare del XIV secolo, con iscrizioni greche e le ore scritte con caratteri greci e latini. All’interno, un tempo interamente affrescato con scene dei cicli agiografici bizantino e latino, spicca la cappella dell’Annunciazione, degli inizi del XVI secolo, con affreschi che rappresentano la Crocifissione, l’Annunciazione, il Padre Eterno, S.Maria di Costantinopoli, S.Antonio Abate e San Nicola di Mira. Secolare è la devozione nei confronti di S.Maria della Strada da parte del popolo di Taurisano. Sulle origini di tale culto la tradizione dice che, quasi mille anni fa, la Madonna salvò la comunità taurisanese da una terribile epidemia di peste e per questo fatto miracoloso venne edificato l’edificio religioso della Vergine, alla quale fu donato un cordone d’oro dalla comunità, grata per lo scampato pericolo. Per questo, il culto della Madonna di Taurisano presenta singolari analogie con il culto della Madonna del Santo Cordone di Valenciennes, nelle Fiandre francesi, la quale salvò gli abitanti dalla peste, nel 1008, cingendo la città con un cordone miracoloso. Probabilmente, questo culto venne poi introdotto a Taurisano dai pellegrini che attraversavano l’antica via della “Perdonanza”, che dal nord dell’Italia portava al Santuario De Finibus Terrae di Santa Maria di Leuca. Per questa importante venerazione, nel 1996, il Vescovo Domenico Caliandro volle elevare la Chiesa alla dignità di Santuario Mariano Diocesano e, su impulso dell’associazione culturale Odigitria, vennero iniziati i lavori di ristrutturazione della chiesa ed anche della piazza antistante dove, nel 2002, è stata realizzata la colonna votiva sormontata dalla statua di Santa Maria della Strada. L’anno successivo sono iniziati i lavori di recupero anche degli interni della chiesa e, nel 2004, l’importantissima opera di pavimentazione in mosaico; infine, l’8 settembre 2004, durante i solenni festeggiamenti per la Madonna, davanti ad una folla immensa, Sua Eccellenza, Mons. Vito De Grisantis, ha elevato ufficialmente a Santuario Mariano Diocesano la Chiesa, con il titolo di “Santuario Santa Maria della Strada”. Testi di: Paolo VincentiSuperficie: -
Abitanti: -
Denominazione abitanti:
Cap: 73056 -
Prefisso: -
Altitudine:
Web :
Codice Catasto: - Codice comune: L064 - Codice Istat: 75084
Municipio : -
Polizia Municipale:
Pronto Soccorso: -
Ufficio Postale: -
Proloco :
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