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Morciano Di Leuca

Sulle origini di Morciano, sono state date molteplici versioni nel corso degli ultimi due secoli. E’ opinione diffusa che la maggior parte dei paesi del Capo di Leuca, quindi anche Morciano, abbia avuto origine dalla distruzione dell’antichissima città di Vereto, nel IX secolo d.C., ad opera dei Saraceni.Il Castello è il monumento simbolo della città, splendido esempio di costruzione fortificata nella quale si fondono due diverse concezioni dell’architettura militare:una costruzione cioè finalizzata alla difesa ma anche alla residenza, con influssi alto medievali e svevi.Costruito nella metà del XIV secolo , sotto la signoria di Gualtieri IV di Brienne, col quale Morciano raggiunse la sua più grande importanza in tutto il Capo di Leuca, il Castello divenne ben presto un punto di riferimento e diventò un luogo di difesa e protezione ,durante le invasioni dei Turchi, per tutti gli abitanti dei casali viciniori che ivi si rifugiavano. Per questo esso venne assunto anche nel nuovo stemma civico che raffigura un castello sormontato da due torri con due stelle ai lati.Per tutto il Cinquecento un terribile dramma sconvolse la penisola salentina: le tremende incursioni dei Turchi.La prima incursione che riguarda Morciano risale al 1503.Un’altra incursione si ebbe nel 1537, ad opera del corsaro Ariadeno Barbarossa ,che aveva come obbiettivi principali Castro e Ugento.Ma ancora più memorabile è una terza incursione, legata al nome di Dracud, figlio del corsaro Ariadeno, che invase la Terra di Salve; proprio nel recinto fortilizio di Morciano si rifugiarono tutti quelli che poterono scampare alla furia devastatrice di Dracud, reso ancor più feroce dall’insuccesso della sua missione contro Gallipoli.Ad una di queste incursioni piratesche è dovuto proprio l’epiteto “tadduti” anticamente affibbiato agli abitanti di Morciano.Durante una invasione turca, i Morcianesi cercarono di difendersi armandosi, come meglio potevano, con picconi, zappe, pietre, semplici bastoni e rudimentali randelli. Siccome le armi non erano sufficienti per tutti, ritiratisi in un campo coltivato a cipolle, con furbizia mista a disperazione, strapparono dalle piante di cipolle le caratteristiche infiorescenze a forma di bastone (“taddi”) e le impugnarono come armi contro il nemico.I Turchi rimasero allibiti davanti a quelle strane armi che luccicavano come mazze ferrate sotto i raggi del sole. La storia di Morciano nel Seicento, Settecento e Ottocento è molto interessante, fino ai giorni nostri, così come tutto da scoprire è il centro storico ed il vasto patrimonio artistico di questa ridente cittadina del nostro Salento. Testi di Paolo Vincenti
Superficie:  -
Abitanti:  -
Denominazione abitanti: morcianesi
Cap: 73040 -
Prefisso: 0833 -
Altitudine
Web
Codice Catasto:  - Codice comune: F716 - Codice Istat: 75050 
Municipio :  -
Polizia Municipale
Pronto Soccorso
:  -
Ufficio Postale:  -
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Festa:  -
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