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Castrignano De' Greci

Sullo stemma civico di Castrignano è raffigurato un castello con una torre sopraelevata. Questo stemma rimanda alle origini di Castrignano il cui toponimo deriva dal latino castrum che significa “fortezza” o “accampamento”, con riferimento alle origini romane del casale come accampamento militare per la difesa dei luoghi conquistati. Il Tasselli, in “Antichità di Leuca”, sosteneva che il paese fosse stato fondato da un centurione romano di nome Castrino (da cui Castrignano). Ma questa ipotesi non è acclarata da nessun documento ufficiale. Più probabile che il casale sia sorto intorno alla fortificazione romana, nel rione oggi chiamato Varratta, perché vi è un grande avvallamento che doveva essere il fossato che circondava la fortezza. Presto, il casale venne abbandonato e fu ripopolato, intorno al IX-X secolo, dai Bizantini che rinforzarono ulteriormente la fortezza per la difesa dagli attacchi nemici. I Bizantini diffusero nel paese e in tutta la zona circostante la loro cultura e la loro lingua greca e perciò questa vasta area oggi viene chiamata Grecìa Salentina.Il rito greco sopravvisse a Castrignano fino al 1614. L’esemplare più antico dello stemma civico si trova sulla facciata della Chiesa dell’Immacolata, costruita nel 1650. E’ una chiesa con un’unica navata e sull’altare centrale, opera dello scultore leccese G.Zimbalo, si trova una tela della Madonna Immacolata e un Cristo ligneo. Dopo l’avvento dei Normanni, il villaggio venne donato da Tancredi nel 1190 a Pietro Incrini.Il monumento di arte sacra più importante del paese è la sua chiesa matrice. La chiesa Parrocchiale Maria Ss. Annunziata, ricostruita nel 1878 sulle rovine di una chiesetta del 1575, su pianta a croce latina, presenta una facciata neoclassica e, all’interno, nove altari in marmo policromo sui quali si trovano delle tele dell’artista foggiano Saverio Altamura; esse sono: L’Annunciazione, che si trova sull’altare maggiore, Santa Margherita Maria Alacoque, collocato sull’altare del Sacro Cuore, Sant’Antonio, protettore del paese, sull’altare omonimo, San Rocco, sull’altare di San Rocco, L’Assunta, sull’altare dell’Assunta, San Biagio e San Luigi, inseriti in due cornici ellittiche che si trovano sull’altare dell’Assunta, San Francesco e Santa Chiara, contenuti in cornici di marmo policromo,che si trovano nella zona del presbiterio. Nella chiesa vi è un organo del 1900, costruito a Napoli dal Mentasti. La Chiesa presenta un Campanile a tre piani. Molto importante è anche la Chiesa della Madonna dell’Arcona, che si trova all’interno del Cimitero e fu eretta nel 1731 sul luogo in cui venne trovata un’antica immagine bizantina. Dice la leggenda, infatti, che un vecchio e zoppo, di nome Donato Cosma, era intento a coltivare la terra nel podere chiamato Arcona quando, ad un tratto, udì una voce molto soave che lo invitava a lasciare tutto e a recarsi in paese per chiamare a raccolta il parroco e tutta la gente in quel luogo dove sarebbe stata trovata una immagine sacra. La voce udita era quella della Madonna e quando il povero contadino chiese alla Vergine come poteva fare a correre in paese dal momento che era storpio, “Eri storpio”, disse la donna, “ma adesso sei guarito”. Era volontà della Madonna che la sacra immagine fosse custodita nella Chiesa che gli abitanti di Castriganano avrebbero costruito in quel luogo e avrebbero a lei intitolato. Così il contadino potè eseguire la volontà della Madonna e venne eretta una chiesetta intitolata alla Madonna dell’Arcona. In quella chiesa, venne custodita la sacra icona. Infatti, secondo alcuni studiosi, il termine “Arcona” potrebbe essere proprio un volgarizzamento del termine “cona” che significa “icona, sacra immagine”, ma potrebbe derivare più semplicemente dal toponimo del podere in cui avvenne l’apparizione.Altri studiosi hanno sostenuto che il termine Arcona possa derivare da “Arconte”, che era un magistrato dell’antica Atene, oppure ancora da “arco”, che un tempo era presente nella cappella della Madonna In ricordo di quel miracolo, molte donne a Castrignano dei Greci, ancora oggi portano il nome Arcona. Fra le altre bellezze artistiche del paese, ricordiamo la Cappella dell’Addolorata, di proprietà privata, la Cappella di San Leonardo e la Chiesa di San Vito, di proprietà privata, che risale al Settecento. Inoltre, la Chiesetta di Santa Rita da Cascia, costruita nel 1967, e la Cappella di Santa Teresa, che risale all’Ottocento. La Cripta di Sant’ Onofrio, che risale probabilmente al VI secolo d.C., quando venne edificata dai monaci Brasiliani su una grotta preesistente. Questa grotta è costituita da due ambienti, vi è una acquasantiera su cui è scolpita in greco la data del 1327, e vi sono tracce di affreschi posteriori al XVI secolo. In Piazza Castello, si trova il Castello dei Gualtieri, ristrutturato nel Cinquecento come dimora baronale. Si tratta però di una struttura medievale, come dimostra il suo basamento e l’ampio fossato. Sul portone di ingresso è visibile lo stemma dei Gualtieri, antichi feudatari del luogo. Il centro storico di Castrignano è caratterizzato da numerose case a corte. Nella periferia del paese, si trova il Parco Pozzelle, così chiamato dalla presenza di un centinaio di tipiche pozzelle, ricoperte da un masso calcareo che chiude la bocca del pozzo. Testi di: Paolo Vincenti
Superficie:  -
Abitanti:  -
Denominazione abitanti: castrignanesi
Cap: 73020 -
Prefisso: 0836 -
Altitudine
Web
Codice Catasto:  - Codice comune: C335 - Codice Istat: 75018 
Municipio :  -
Polizia Municipale
Pronto Soccorso
:  -
Ufficio Postale:  -
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Festa:  -
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