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Carpignano Salentino

La storia di Carpignano Salentino inizia nel X secolo, durante la dominazione bizantina, come testimoniano le cripte di Santa Marina e Santa Cristina, dove si possono ammirare quegli affreschi che ci riportano indietro nel tempo, ad un’epoca di dominazioni barbariche ma anche di grande splendore per il Salento. Si possono ammirare il gruppo del pittore Teofilatto, che reca la data del 959 d.C., il gruppo del pittore Eustazio, che risale al 1020, le iscrizioni votive che ricordano la storia di Leone e Crisoleasi e di Elio e della sua compagna, e le immagini di altri Santi e Sante, con lo sguardo volto all’infinito, che trasmettono emozioni di un’altra età. Carpignano è luogo di cripte, stupende chiese e menhir, i famosi monumenti di pietra che da millenni, con la loro rocciosa maestosità, sfidano il tempo e raccontano agli uomini una storia antica e sempre nuova. Uno di essi è il menhir “Staurotomea”, depositario di una leggenda che alcuni vecchi a Carpignano raccontano ancora. Nel sottosuolo, infatti, ci sarebbe uno straordinario tesoro e per impossessarsene bisognerebbe seguire uno strano rituale: a mezzanotte, due bimbi devono appoggiarsi con le spalle alle pareti del monolite che, sollevandosi da terra, schiaccerà con la sua mole uno dei due: all’altro bambino, evidentemente prescelto dal destino, toccherà il tesoro e la felicità eterna. La leggera inclinazione che il menhir aveva, quando era ancora intatto, sembra fosse dovuta ad un maldestro tentativo di realizzare l’incantesimo, interrotto per paura della morte. Un’altra leggenda vuole che intorno alla pietrafitta si fossero riunite due sorelle, una nubile e l’altra sposata, ed essendosi queste appoggiate al menhir, il monumento fosse venuto giù provocando la morte di quella sposata e di conseguenza la fortuna di quella nubile, impadronitasi del tesoro. Un altro menhir degno di nota è il menhir “Grassi”, meglio conservato ma ridimensionato notevolmente in seguito ai lavori di costruzione della strada provinciale Carpignano-Melendugno, negli anni 50 del Novecento. Nei pressi di questo menhir, esattamente nel fondo San Giorgio, nel 1976, fu localizzata una necropoli che dette, oltre a resti ossei umani, vari monili e monete, oggi conservati presso il Museo Castromediano di Lecce, che quasi avvalorano le leggende di tesori nascosti fiorite intorno a questi monumenti. Lo stemma civico di Carpignano raffigura un albero di pino con le lettere maiuscole (C) e (P), poste ai lati del tronco. Questa immagine , che richiama quella dello stemma di Copertino, riporta agli stretti legami esistenti nell’antichità fra i due comuni. Infatti, intorno alla metà del XIII secolo, i feudi di Carpignano e Copertino furono posseduti da Francesco Maletta; nel 1269, da Guido e Filippo De Pratis e, nel 1271, da Egidio Spina, di antica e nobile famiglia napoletana. Dopo la signoria di Bartolomeo Bello, i due casali, accomunati nella medesima sorte, passarono alla famiglia Prato. E’ durante la signoria dei Personè, nel XVI secolo, che la leggenda vuole che si fosse piantato all’entrata del casale un albero di pino ( l’albero di pino che campeggia nello stemma civico), in occasione della nascita del primogenito dei Personè, Camillo. Quell’albero di pino divenne proprio il simbolo del paese e tutti gli altri feudatari rispettarono la consuetudine di piantare un pino alla nascita del primogenito, come segno di buon auspicio. Le lettere C e P sull’arma comunale rappresenterebbero le iniziali del nome di Camillo Personè, mentre sullo stemma di Copertino queste lettere starebbero a significare “Conventio Populorum”, cioè “aggregazioni di popolazioni diverse”. In seguito, le storie dei due casali si divisero ed ognuno di essi continuò la propria espansione motu proprio. Purtroppo, l’albero di pino venne abbattuto in seguito all’espansione urbanistica del paese, ma la storia di quel pino, sospesa tra leggenda e realtà, continua a vivere. Testi di: Paolo Vincenti
Superficie:  -
Abitanti:  -
Denominazione abitanti: carpignanesi
Cap: 73020 -
Prefisso: 0836 -
Altitudine
Web
Codice Catasto:  - Codice comune: B822 - Codice Istat: 75015 
Municipio :  -
Polizia Municipale
Pronto Soccorso
:  -
Ufficio Postale:  -
Proloco
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Festa:  -
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